Luna Berlusconi
Luna Berlusconi, in arte Luna, è nata a Milano il 2 agosto 1975. Sin da piccola ha espresso un grande interesse per l’arte e la fotografia. Come autodidatta, nel 1998, ha avuto il grande onore di lavorare come assistente personale di Gino De Dominicis. Da lui, è stata in grado di imparare e assorbire diverse importanti tecniche che utilizza ancora oggi. Nel 2010 arriva la suo prima personale Sguardi di Luna: una commovente storia dei bambini della baraccopoli di Korogocho in Kenya. Nel 2018, dopo aver raggiunto la sua maturità artistica, inizia a esporre le sue opere, che presto divennero d’interesse da parte dei collezionisti. Ha esposto il suo lavoro al Mecenart presso le Officine del Volo di Milano e al Carrara Expo presso il porto di Marina di Carrara.
TECNICA
Luna cerca una “non-tecnica”: l’uso di tratti di colore a volte lineari – che sono spesso ripetuti in modo non organizzato – per lasciare segni volutamente visibili. Ma il colore non segue, dando così un senso di tridimensionalità. I magneti mescolati con la pittura acrilica sono usati per dare vita ai pannelli di legno e per abbracciare l’immagine, come se da una figura concettuale indefinita ne emerga una troppo definita ed esagerata. Per lei, il magnetismo non è semplicemente fisico ma anche concettuale, visibile, ad esempio, negli occhi fissi nei suoi ritratti.
CRITICA
“Storicamente parlando, l’umanità e l’artista sono stati alla ricerca di luce. Sono stati alla ricerca dello splendore della conoscenza cognitiva e della consapevolezza istintiva. Seguendo il Caravaggio, la luce non aveva più segreti. Ma se volessimo sapere cosa verrà dopo? E se guardassimo al di là delle risposte alle nostre domande esistenziali? Il lavoro dell’artista è strutturato lì, a partire appunto dal “chiaroscuro”: quasi come un negativo, con il suo sfondo scuro e astratto, le figure risaltano, i volti e le forme prendono forma davanti ai nostri occhi come se fossero stati illuminati per la prima volta da secoli . O forse sono stati reinventati nell’oscurità che nasconde e nasconde. E così vengono fuori immagini, che mentre sono familiari, sono presentate in uno spazio temporale privo di tempo. Ma forse, questo è il motivo per cui appaiono così precisi. In alcuni dei pezzi il colore, sia raro che prezioso, sembra eruttare sulle figure, erode ogni certezza e priva la composizione della stabilità. In altri pezzi, sono elementi secondari che hanno assunto ruoli di primo piano. ”
Mostre:
Mecenart – Officine del Volo, Milano: aprile 2018
Fiera della casa e dell’arte – Polo fieristico, Marina di Carrara: maggio 2018
Magnetica – Mostra collettiva “Arti Insolite” – Lajatico: luglio / settembre 2018
Galleria Laura Tartarelli Arte contemporanea – Pietrasanta: ottobre / novembre 2018
SuperStudio – Lugano: dicembre 2018 / gennaio 2019